Raffaella Lupinacci in Rossorame sui palcoscenici dell’Opera Lirica

Il mezzosoprano si racconta

©Photo by Hugo Seger

* Parlaci un po’ di te: Raffaella Lupinacci ha sempre voluto fare la cantante lirica?


In realtà ho realizzato tardi di voler fare la cantante lirica, solo dopo aver terminato i miei studi in conservatorio. Inizialmente ho semplicemente assecondato una mia predisposizione naturale verso questo particolare modo di cantare. E così ho scoperto che, con tanto impegno e sacrifici, avrei potuto puntare sulla carriera artistica. E mettere in cornice la mia Laurea in Lingue.

* Ti ritieni un’appassionata di moda?

Mi ritengo un’amante del Bello in generale: in qualunque forma e campo ne subisco profondamente il fascino.

* Qual è il capo Rossorame con il quale ti sei sentita più in sintonia, ovvero che rappresenta in particolare il tuo spirito?

Rossorame mi accompagna ormai nei miei appuntamenti professionali più significativi. Mi ritrovo pienamente con il suo stile e gusto. Gli abiti da sera sono sempre estremamente raffinati, eleganti e “freschi” allo stesso tempo. Il casual sempre di gran classe, con tagli particolari, grintosi e facili allo stesso tempo. 
Rossorame da’ la giusta risposta a ogni situazione.

* La scelta di un abito può influire sulla performance di un cantante?!


Assolutamente sì: l’abito contribuisce alla creazione e allo stile di un personaggio. Per quanto mi riguarda, non è mai casuale la scelta degli abiti che indosso. Danno il tocco e l’impronta della donna e artista che vuoi essere. Naturalmente, si deve sempre tenere conto del contesto, che può essere più o meno formale.

* Qualcuno crede che mondo della moda e mondo della lirica siano pianeti diversi. Cosa ne pensi?


Non posso essere d’accordo. Nel nostro periodo storico, più che in altri, l’immagine ha una valenza importantissima, non solo nell’ ambiente della lirica, ma del Teatro in generale; che possa piacere o meno, è così. Le carriere si fanno innanzitutto con infinito studio, dedizione e vocazione, ma anche con l’ immagine. E quando si parla di immagine, inevitabilmente entra in campo la moda. Viviamo nell’ epoca dei social ed attraverso essi forniamo un’ immagine di noi stessi, una dimensione che si crea attraverso tantissime componenti, tra cui la moda, che spesso definisce la personalità e lo stile di chi hai di fronte.

©Photo by Hugo Seger

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* Cosa significa per te essere una donna oggi?


Significa avere le idee chiare, essere indipendente, essere forte, ma non perdere la propria femminilità e sensibilità, sicuramente speciale già solo per la  grande responsabilità della maternità, propria del genere femminile.

* Il ruolo che hai amato e il ruolo che sogni di interpretare?


Ho amato ogni ruolo, che ho avuto la fortuna di interpretare. Il rispetto che ho per lo straordinario lavoro che ho scelto di svolgere mi porta inevitabilmente a cercare di dare il massimo e di credere in quello che sto portando in scena, sempre.
Non sogno un ruolo in particolare, spero di poter continuare il mio percorso con forza, dedizione ed entusiasmo. Come è stato fino a questo momento.

* È importante per una cantante lirica aprirsi alle potenzialità offerte dai social media? I social possono influire sul valore della propria arte e sul giudizio di pubblico e critica?


I social possono contribuire a far arrivare quello che sei e quello che fai a più persone, anche a chi probabilmente non si avvicinerebbe mai a questo mondo se non ricevesse uno stimolo mediatico. 
È una scelta molto individuale: alcuni preferiscono dedicarsi esclusivamente al lato musicale e artistico, senza sentire la necessità di esporsi mediaticamente, altri, al contrario, puntano molto sull’aspetto mediatico. Sono punti di vista diversi e li rispetto entrambi.

* Quali sono i tuoi progetti nell’immediato futuro?

In agosto un Concerto dedicato alla grande Maria Malibran; in settembre la registrazione di un disco, un progetto del quale per ora non posso aggiungere altro: posso dire che sono molto entusiasta e credo di non essere la sola… Da ottobre riprenderò le mie produzioni. Mi aspetta un anno meraviglioso di debutti in nuovi ruoli e in nuovi splendidi teatri.

DOMANDE RAPIDE

* Qual è l’ultimo film che hai visto?


The Truman Show, un film della  fine degli  anni novanta che avevo visto e rivisto  già diverso tempo fa e che trovo estremamente attuale.

* Cos’è per te lo stile?


Esprimere la propria personalità con eleganza e fascino.
Dare la misura della propria identità a chi hai di fronte. E questo è sintesi di qualità individuali ed estetica.
“Si è” anche per come “ci si presenta”!

* Il risultato di cui sei più orgogliosa?


La mia vita fino a questo momento.